Questa settimana silenzio stampa, per una settimana di vacanza che mi faccio quella precedente lavoro talmente tanto che il mio “cervello” raggiunge quasi la temperatura di fusione del nocciolo!!!
Stanchezza ne abbiamoooo???
Corri a destra e a sinistra per lasciare al punto zero ben tre lavori e partire serena…credo di avere fatto l’equivalente della maratona di NY quindi sono prontissima!!!
Avrò pure lavorato come se non ci fosse un domani, ma non ho certo rinunciato ai miei outfit, il mio sorriso il tutto condito da qualche uscita con gli amici…
la mia settimana ve la riassumo così…di sole e colore
Ovviamente non ho rinunciato allo showcooking con Nonna Cecilia…questa settimana prova durissima…
…il PAN di SPAGNA…
ehm ammetto di essere terribilmente curiosa, forse sono rimasta alla fatidica età di 4 anni e la fase del PERCHE’ per chi come me si fa domande su tutto…ecco cosa mi sono chiesta io:
perchè il Pan di Spagna si chiama così?
ecco la risposta che mi è piaciuta di più:
Le origini del pan di spagna si fanno risalire alla metà del 1700 quando il cuoco genovese Giobatta Cabona, inviato in Spagna al seguito del marchese ed ambasciatore Domenico Pallavicino, in occasione di un banchetto presentò una torta di incredibile leggerezza che prese il nome di Pan di Spagna per onorare la corte spagnola.
Inizialmente il pan di spagna si chiamava Pâte Génoise, ovvero pasta genovese, in onore del cuoco genovese Giobatta Cabona che la inventò.
Questa pasta si preparava a caldo, ovvero tutti gli ingredienti venivano aggiunti in una terrina che poggiava su una pentola con dell’acqua che bolliva.
Col tempo questo metodo venne abbandonato e la Pâte Génoise divenne semplicemente il moderno pan di spagna.
ma torniamo a noi, carta e penna per la ricetta siete pronti?
- 7 uova;
- 1 bustina di lievito pane degli angeli;
- la scorza di un limone grattuggiata;
- 300 g zucchero;
- 300/400 g farina;
il segreto fondamentale e sbattere per almeno 15/20 minuti le uova con lo zucchero.
e non osate contraddire mia nonna dicendole che forse 20 minuti erano necessari una volta senza la frusta elettrica perchè va su tutte le furie…tipo così…e meno male che le foto non hanno audio!!!
aggiungete quindi la scorza del limone e a poco a poco la farina setacciata con il lievito. Una volta che il composto sarà ben amalgamato rovesciatelo delicatamente nella teglia precedentemente imburrata e infarinata e mettetelo in forno caldo a 180° per circa 50 minuti. Mi raccomando la prova dello stuzzicadenti!!!
ed ecco a voi il nostro capolavoro, soffice, profumato…delizioso…non ci rimane che da scegliere la farcitura!
a questo punto non mi resta che salutarvi guys…LADdicted va alla conquista di NY…si salvi chi può…felicità ne abbiamoooo???
servirebbe un addetto Alitalia per il sequestro della carta di credito a Fiumicino…aiutoooo!!!
un bacio…let’s keep in touch e non perdetevi le mie avventure newyorkesi!!!
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